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Donatella Zari (1949 - 2016)

Data: 11/01/2017

Donatella Zari, affermata restauratrice appartenente a quella generazione di autorevoli personalità che hanno reso grande il restauro italiano moderno, si è spenta a Roma il 27 dicembre scorso.

Rinnoviamo la vicinanza di tutti i colleghi dell’Istituto a suo marito Carlo Giantomassi e di seguito pubblichiamo il ricordo di  Lidia Rissotto, restauratrice dell’ISCR e già direttrice della Scuola di Alta Formazione.

"Ho conosciuto Donatella Zari sui ponteggi di Assisi negli anni ’70 e in quella magica atmosfera della Basilica di San Francesco, come maghi, mi sono apparsi per la prima volta loro: Donatella Zari e Carlo Giantomassi che formavano già allora un binomio che negli anni a venire si dimostrerà indissolubile.

Come giovane restauratrice, appena diplomata dall’Istituto Centrale del Restauro, sono stata subito conquistata dalla serietà e sicurezza professionale con la quale Donatella affrontava i piccoli e grandi problemi di un cantiere di restauro così importante. Le piaceva insegnare e grazie a lei sono stata introdotta insieme alla mia compagna Carla D’Angelo, ai segreti dei dipinti murali.

Una donna di grande forza, a volte imperiosa e anche dura, ma che sapeva essere ospitale e piena di vitalità e allegria con i suoi collaboratori e amici. Come dimenticare le numerose serate trascorse in festa con le famose orecchiette pugliesi portate da Nino, uno dei loro collaboratori più stretti insieme a Sergio.

Nel tempo la mia ammirazione per Donatella e Carlo è aumentata in modo esponenziale seguendo anche se da lontano, la loro infaticabile attività in Italia e all’estero: dalle Marche all’Italia, passando per Birmania, Thailandia, Tibet, Myanmar, Kosovo, Iraq, Afghanistan, Sudan, Libano, USA.

Tra i restauri più noti in Italia: il Pinturicchio a Spello, il Beato Angelico in Vaticano; Crivelli, Guercino, Lorenzo Lotto, Tiziano ad Ancona.  Non ultimi i restauri degli affreschi di Giotto prima ad Assisi e poi nella Cappella degli Scrovegni a Padova che mi hanno permesso nel 2000 di riannodare quel filo rosso che dagli anni ’70 nuovamente, dopo tanti anni, mi portava a lavorare fianco a fianco con i miei maestri.

Donatella non si è mai dimenticata di essere stata allieva dell’Istituto Centrale del Restauro e come tale ha sempre coniugato la formazione con  il fare restauro: docente riconosciuta a livello internazionale anche  attraverso il conferimento di numerosi premi, tra cui la laurea honoris causa della Facoltà di lettere dell’Università di Friburgo, ha permesso di fare conoscere nel nome di Brandi, di Urbani, dei Mora, di Cordaro, di Basile, le teorie e la pratica che hanno fatto del restauro italiano un punto di riferimento imprescindibile per la conservazione del patrimonio mondiale.

Donatella ci ha lasciato con il finire dell’anno, è scomparsa improvvisamente con quella discrezione e riservatezza che l’hanno sempre contraddistinta."