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Manufatti tessili (area G)
Il laboratorio di conservazione e restauro dei manufatti tessili è stato attivato negli anni ’80 per rispondere all’esigenza di indirizzare risorse anche in questo importante settore. Attualmente è situato in nuovi spaziosi locali al secondo piano del Complesso di S. Michele. Dalla creazione del laboratorio ad oggi sono stati eseguiti interventi su opere di diverse tipologie, dal tessile archeologico a quello contemporaneo, in sinergia con storici ed esperti scientifici. Ciascun intervento si basa su ricerche storiche ed archivistiche e sulla conoscenza dei materiali costitutivi e delle tecniche esecutive., approfondendo nel contempo aspetti legati alla reversibilità delle operazioni e dei materiali impiegati nel restauro.
L’estremo rispetto per la storia dei manufatti attraverso il tempo determina nel restauro un atteggiamento basato sempre più sulla conservazione delle “evidenze storiche”, segni del tempo che l’opera tessile porta con sé. Nel laboratorio si tende – ove possibile - ad operare sugli oggetti principalmente con finalità conservative e di presentazione estetica orientate ai principi del minimo intervento, elaborando anche una serie di azioni rivolte al contesto di collocazione.
L’attività si svolge in laboratorio e in cantiere su opere singole, raccolte e collezioni, curando tutti i diversi aspetti della valorizzazione, dall’inventariazione alla redazione di schede conservative, dalla cura in deposito alla esposizione in museo, dall’azione rigorosamente conservativa all’intervento di restauro. Numerose sono state le collaborazioni con musei e soprintendenze territoriali, rivelatrici di realtà locali e di molteplici problematiche del nostro patrimonio tessile.
Altre iniziative mirate al conseguimento degli obiettivi comuni a tutti i laboratori dell’ICR, comprendono la divulgazione della metodologia, con interventi a convegni e seminari attuati in Italia e all’Estero e pubblicazioni.
Dopo aver condotto significativi passi avanti nel combinare le tradizioni del restauro sviluppate all’estero con quelle più spiccatamente legate alla storia e al modus operandi dell’ICR, dal 2000 al 2006 viene attuato dalla SAF il corso di formazione quadriennale per restauratori di manufatti tessili, fondamentale per la diffusione delle metodiche.
Nell’ambito delle attività didattiche il laboratorio coopera anche con istituzioni universitarie italiane e straniere nella formazione degli studenti in brevi periodi di stage.
Il laboratorio tessili e il laboratorio cuoio sono patner nel percorso didattico del PFP3 che in ICR non è attualmente attivo.
Responsabile
Manuela Maria Concetta Zarbà
Recapiti
Mail responsabile: manuelamariaconcetta.zarba@cultura.gov.it
tel. 0667236360