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"L'incanto dell'affresco. Capolavori strappati" al MAR. L'Istituto partecipa al catalogo della mostra ravennate

Data: 04/02/2014

Nei contributi dell'ISCR viene ripercorsa la pratica dell'estrazione nei primi trenta anni di attività dell'Istituto, delineandone gli aspetti metodologi e tecnici e rievocando le esperienze in questo campo dei celebri restauratori Pigazzini e Mora

Sarà inaugurata il 15 febbraio presso il Museo d’Arte della città di Ravenna la mostra L’incanto dell’affresco. Capolavori strappati da Pompei a Giotto da Correggio a Tiepolo che attraverso numerosi e importanti casi di pittura murale distaccata tratteggia le tappe storiche della pratica del trasporto.

Anche l’ICR sin dalle origini si renderà protagonista di numerosi interventi di salvataggio di pitture murali con l’impiego delle differenti tecniche d’estrazione storicamente conosciute. Sarà Cesare Brandi nel primo numero del Bollettino ICR a circoscrivere gli ambiti d’applicazione di questa tecnica, definendola un’extrema ratio. Da Luigi Pigazzini, restauratore impegnato negli interventi dei primi anni Cinquanta sulle tombe tarquiniesi a Paolo Mora, che neo diplomato partecipa alle operazioni sui martoriati dipinti del Camposanto di Pisa, i tecnici dell’Istituto, costituiti in vere e proprie squadre d’intervento impegnate contemporaneamente su diversi fronti, contribuiranno a dar vita alla ricerca sui materiali per il restauro della pittura trasportata. Con Roberto Carità, nel corso dei lavori sul transetto meridionale della Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi, trova sistematizzazione la ricerca condotta, sin dai primi anni dell’Istituto, per il perfezionamento dei supporti flessibili impiegati nell’allestimento degli strappi di pittura murale.

In occasione dell’evento ravennate l’Iscr propone un percorso conoscitivo maturato attraverso la ricognizione dell’esteso repertorio dell’Archivio Storico e Amministrativo e dell’Archivio fotografico documentazione e restauri dell’ICR, con la presentazione, nel catalogo della mostra, del contributo del Direttore Gisella Capponi e di tre saggi - redatti da Barbara Provinciali, Anna Maria Marinelli ed Emanuela Ozino Caligaris con Lidia Rissotto - che orientano alla comprensione degli aspetti metodologici e tecnici di tale pratica, nell’arco dei primi trenta anni di attività dell’Istituto. Vengono inoltre presentate in catalogo, a cura di Anna Maria Marinelli e Barbara Provinciali, le schede biografiche dei restauratori Luigi Pigazzini e Paolo Mora, rivolte alle loro esperienze di estrattisti.

La mostra, curata da Claudio Spadoni e Luca Ciancabilla, ripercorre attraverso una selezione di 110 opere il vasto arco temporale che va dai primi masselli cinque-seicenteschi fino alle sinopie staccate negli anni Settanta del Novecento.

E' organizzata dal  MAR Museo d’Arte della città di Ravenna. Resterà aperta dal 16 febbraio fino al 15 giugno prossimo.

Il catalogo è pubblicato da Silvana Editoriale

Visita il sito del Museo d´Arte della città di Ravenna

Articolo sulla mostra pubblicato nel Vademecum del Giornale dell'Arte

Foto piccola in home page. Stacco a massello praticato a Santa Maria di Poggiardo (LE) nel 1955

Foto grande in questa pagina.  Luigi Pigazzini, a capo della squadra di restauratori dell’ICR, al lavoro nella Tomba delle Olimpiadi, Tarquinia, 1958