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Il Salone di Firenze riunisce quest'anno tutte le Scuole di restauro MiUR - MiBACT

Data: 10/11/2016

Uno stand e un evento dedicato alla formazione dei restauratori nella V edizione del Salone fiorentino. Tema guida, nel cinquantesimo anniversario dall'alluvione del capoluogo toscano, la salvaguardia del patrimonio dal rischio catastrofi.

La memoria è tesoro e custode di tutte le cose. Cinquant’anni dell’alluvione: la tutela e la salvaguardia dei capolavori artistici del nostro Paese. E’ questa la frase guida scelta dal Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze che si terrà dal 9 all’11 novembre, il primo giorno al Cenacolo di Santa Croce per poi spostarsi nei successivi due giorni negli spazi della Fortezza da Basso.

L’edizione di quest’anno, che apre pochi giorni dopo la ricorrenza dei 50 anni dall’alluvione di Firenze (6 novembre 1966), non poteva che porre al centro delle riflessioni il tema della salvaguardia e protezione nel nostro patrimonio dal rischio dei disastri naturali o causati dalla mano dell’uomo.

Al tema della salvaguardia è strettamente legato il tema della formazione professionale dei tecnici di settore. Il Salone riunisce per la prima volte le tre Scuole del MiBACT, le Università e le Accademie del MiUR, oltre ai due Enti terzi accreditati, in uno spazio comune denominato L'Alta Formazione del Restauro in Italia. L’iniziativa è stata promossa dal Comitato Nazionale delle Lauree in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali e prevede l’allestimento, nello stand del MiBACT – MiUR, di 24 pannelli informativi dove ogni istituzione presenterà il proprio corso formativo. Si aprirà anche un dibattito con il convegno La Formazione in restauro, uno sguardo verso l’internazionalizzazione, venerdì 11 novembre alle ore 17.15.

Una delle più importanti finalità perseguite nell'azione internazionale è la formazione di tecnici che siano in grado di affrontare i problemi della conservazione e del restauro delle aree archeologiche, dei siti monumentali, dei complessi decorati e delle opere mobili esistenti nei paesi di appartenenza.
L’ISCR ha da sempre affiancato alla formazione dei restauratori a livello internazionale  anche l’attività di consulenza tecnico-scientifica - con interventi di restauro di particolare importanza su beni di valore mondiale - fornita ai Paesi  che ne fanno richiesta. Ricordiamo tra gli interventi più recenti il contributo dell’ISCR alla creazione dell’Istituto Centrale per la Conservazione di Belgrado in Serbia (CIK), le attività svolte al Museo Egizio del Cairo e gli interventi di restauro su beni minacciati da eventi bellici o da calamità naturali, in Kosovo, Iraq, Iran, Afghanistan, Libia, Bosnia Erzegovina. A questi si affiancano molti altri progetti di formazione in diversi Paesi come Algeria, Giordania, Argentina, Cina, Giappone, India, Malta, Messico, Portogallo, Sudan e Turchia.

Il Direttore della SAF Donatella Cavezzali illustrerà queste attività nella sua relazione Le esperienze dei corsi all’estero dell’ISCR.

La formazione in restauro, uno sguardo verso l’internazionalizzazione
11 novembre dalle ore 17.15 alle ore 19.30
Sala Dini, Padiglione Cavaniglia
Fortezza da Basso, Firenze

www.salonerestaurofirenze.org

Nelle foto in homepage e in alto in questa pagina: momenti dell’attività didattica presso l’Istituto Centrale per la Conservazione di Belgrado in Serbia (CIK), realizzato anche grazie al contributo dell’ISCR

Nella foto accanto al testo: un’immagine dell’edizione 2012 del Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze