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L'etica del restauro verso una revisione?

Data: 05/03/2018

Si è posto il quesito il convegno ICOMOS che si è svolto a Firenze dal 1 al 3 marzo. Gli allievi SAF-ISCR Matera contribuiscono al tema presentando tre poster.

Conservation ethics today: are our conservation-restoration theories and practices ready for the 21th Century? è il titolo del convegno che a Firenze presso l’Auditorium al Duomo ha raccolto dal 1 al 3 marzo scorso restauratori e conservatori da tutto il mondo per dibattere sui principi “etici” fondamentali e su come questi si concretizzano nella pratica quotidiana del restauro alla luce di recenti esperienze.

L’Istituto ha visto al tavolo dei relatori Francesca Capanna, neo-direttore della SAF sede di Roma che ha presentato Integration of Cesare Brandi’s “Teoria del restauro” in the context of eastern religions and cultures. Grazie delle sue esperienze nel progetto di cooperazione internazionale  presso il sito rupestre di Ajanta (India) e i suoi recenti contatti con i tecnici del dipartimento di archeologia del governo nepalese per attività di recupero del patrimonio di Kathmandu danneggiato dal sisma,  Francesca Capanna ha potuto “testare” i principi brandiani in un ambito culturale e religioso hindu e buddista (la relazione presentata si è avvalsa della consulenza  della dottoressa Gaia Dionisi per i riferimenti alla filosofia buddista).

Anche gli allievi del 66° corso PFP1 della SAF-ISCR sede di Matera si sono misurati con il tema al centro del convegno con due poster collettivi e uno individuale.

Il poster Rethinking Maiuri: valorization of erratic stucco findings coming from the archeological park of Hercolaneum e il poster Methodological approach of conservation data management of stucco artifacts, hanno condensato le esperienze che dieci allievi hanno maturato durante l’attività didattica su novanta frammenti in stucco, provenienti dal Parco Archeologico di Ercolano e già appartenenti alla decorazione dell’arco quadrifronte nel Decumanus Maximus  (Allievi Filippo Edoardo Capasso, Francesca Castiello, Simona Dichiara, Natalie Iacopino, Manuel Giandomenico, Erika Maddalena, Camilla Mauri, Sofia Schiattone e Mariagiulia Roscigno).

Il contributo di Muca Sokol nel poster Virtual restoration vs. actual restoration in the conservation of fragmentary artifacts: the case study of the frescoes from the Domus of Copia, Sybaris ha invece relazionato sull’attività didattica relativa ai frammenti di dipinti murali provenienti dalla Domus di Copia a Sibari.

Il convegno è stato organizzato dall’ICOMOS in collaborazione con la Fondazione Romualdo del Bianco di Firenze, con l’ICOMOS International Scientific Committee of Theory and Philosophy of Conservation and Restoration e con il German National Scientific Committee of Conservation and Restoration of Wall Paintings and Architectural Surfaces, e in partnership con l’European Confederation of Conservator-Restorers' Organisation E.C.C.O.

Vedi anche  https://www.iiconservation.org/node/7319

http://www.lifebeyondtourism.org/it/events/icomos-conservation-restoration-theories/