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Inaugurazione dell'anno accademico SAF. Dopo Roma è la volta di Matera

Data: 16/11/2018

Ha aperto ufficialmente lo scorso 12 novembre l'anno accademico della sede materana della Scuola di Alta Formazione ISCR. Tante le autorità intervenute e ampio spazio alle presentazioni degli allievi. L'accordo con il MUSMA.

Ad una settimana esatta dall’inaugurazione dell’anno accademico della sede SAF-ISCR di Roma - avvenuta il 5 novembre nella grande sala dell’ex Carcere Femminile del San Michele – ha avuto il via ufficiale anche la Scuola di via La Vista a Matera, che quest’anno, il quarto dalla sua inaugurazione, accoglie nove nuovi allievi distribuiti nei due Percorsi formativi professionalizzanti attivi nella sede lucana, ovvero il PFP1 ( Materiali lapidei e derivati, superfici decorate dell’architettura) e il PFP2 (Manufatti dipinti su supporto ligneo e tessile.  Manufatti scolpiti in legno. Arredi e strutture lignee. Manufatti in materiali sintetici lavorati, assemblati e/o dipinti).  In costante aumento, grazie anche all’apporto degli studenti della sede di Matera oggi arrivati a 44, il numero complessivo degli allievi SAF-ISCR che in questo anno accademico 2018-2019 ha raggiunto le 110 unità.

A fare gli onori di casa Luigi Ficacci, nella sua prima visita ufficiale alla sede in qualità di Direttore ISCR, e il Direttore SAF-Matera Giorgio Sobrà. Tra le autorità presenti il Sindaco di Matera e Direttore della Fondazione Zètema, Raffaello De Ruggieri, l’Assessore alla Cultura del Comune Giampaolo D’Andrea (più volte Sottosegretario ai Beni Culturali, già Capo di Gabinetto del precedente Ministro Dario Franceschini) e personalità quali Giuseppe Vinci, in rappresentanza del Segretario Regionale MiBAC della Basilicata Leonardo Nardella,  Simona Spinella, Presidente della società Synchronos, e Francesco Lisanti, Presidente della Fondazione Orchestra Lucana.

Nei discorsi di apertura non poteva mancare il ricordo della figura di Michele D’Elia, cui la SAF-Matera è intitolata, insigne storico dell’arte, specialista dell’arte della Puglia e della Basilicata, dal 1988 al 1991 direttore dell’Istituto Centrale per il Restauro (come era in precedenza denominato l’Istituto), a cui tanto si deve nella realizzazione della Scuola di Matera. Così come non è mancato il ricordo commosso di Pina Belli D'Elia, moglie di Michele scomparsa in luglio, anch’essa valente storica dell’arte (è stata Direttrice della Pinacoteca di Bari e docente universitaria), che ha seguito i primi passi della neonata Scuola con sempre grande attenzione alla formazione dei giovani e alla conservazione del Patrimonio.

Sono state ripercorse le tappe del progetto di installare una sede ISCR a Matera, di cui D’Elia può considerarsi iniziatore – sua l’iniziativa di creare dopo il terremoto del 1980 un moderno ed efficiente laboratorio di restauro a Matera – progetto che ha visto la sua concretizzazione tre anni fa (la sede è stata inaugurata ufficialmente lo sorso anno ma è attiva del 1 dicembre 2015)  grazie all’azione congiunta di tante forze in campo, in particolare Ministero dei Beni Culturali, Comune di Matera e Regione Basilicata (che ha sottoscritto l’impegno di concorrere al sostegno economico della Scuola).

Grande spazio è stato dedicato alle voci degli studenti, secondo quella che è divenuta consuetudine negli eventi pubblici della Scuola. Analogamente a quanto avvenuto durante l‘inaugurazione romana del 5 novembre, gli allievi del quarto, terzo e secondo anno hanno illustrato al pubblico i cantieri che li hanno visti impegnati l’estate appena trascorsa in luoghi diversi del territorio nazionale: Treviso (Sala Capitolare del Convento di San Nicolò), Roma, (Cappella di San Francesco nella chiesa di Santa Maria in Ara Coeli, Palazzo Rivaldi, Laboratorio tele ISCR a Roma per l’intervento sullo stendardo dell’Annunciazione dagli Scrovegni a Padova) e Matera (seminario sulla conservazione della cartapesta e interventi sulla scultura lignea dipinta).

E per ultimo ma non meno importante, la giornata ha visto anche la firma dell’accordo di collaborazione tra l’Istituto, la Fondazione Zètema di Matera e la società Synchronos per la realizzazione di indagini diagnostiche, studi e ricerche e attività di conservazione e restauro, di un gruppo di opere di MUSMA (Museo della Scultura Contemporanea, istituto dalla Fondazione Zètema di Matera negli spazi di Palazzo Pomarici e gestito dalla Synchronos). Le sculture di Enrico Accatino, Regina Cassolo, Giacinto Cerone, Giulia Napoleone, Guido Strazza e Shu Takahashi, tutte realizzate nella seconda metà del Novecento, sono state individuate dall’Istituto come opere particolarmente significative anche per i loro aspetti materici e saranno oggetto di intervento nell’ambito del corso di restauro dei materiali di sintesi.

 

Nella foto grande in alto: la firma dell’accordo con il MUSMA di Matera; da sinistra a destra, Francesca Capanna (Direttore SAF Roma), Giorgio Sobrà (Direttore SAF Matera, Raffaello de Ruggieri (Sindaco di Matera e Direttore della Fondazione Zètema) e Luigi Ficacci (Direttore ISCR);
accanto al testo un momento della cerimonia di apertura dell’anno accademico della SAF di Roma, avvenuta il 5 novembre scorso;
in home page: uno particolare del pubblico presente il 12 novembre all’inaugurazione della SAF di Matera