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La sala delle maschere e il corridoio 131 della Domus Aurea, Roma
intervento di restauro
Attualmente è in corso la realizzazione delle nuove strutture di confinamento ambientale che prevede la sostituzione delle vecchie porte a tenuta stagna con altre di ultima tecnologia, l’installazione del sistema di monitoraggio via wire-less per il controllo del microclima e il sistema di illuminazione a basso impatto foto-biologico.
Principali interventi conservativi sulle pitture:
- disinfezione preventiva: tutte le superfici delle sale sono state trattate a spruzzo con il biocida PREVENTOL R80 al 2,5% in acqua demineralizzata all'inizio dei lavori, per il rischio di un attacco microbiologico in corso d'opera, al termine delle operazioni di pulitura e alla conclusione della reintegrazione pittorica. Nella sala 114, le crescite di streptomiceti sono state trattate localmente con BIOTIN N in alcol, biocida è risultato particolarmente efficace nella sperimentazione effettuata dal laboratorio di biologia dell’ Iscr. La rimozione dei microrganismi è avvenuta dopo circa 10 giorni dall'applicazione. La parete est, che presentava aree di crescita particolarmente estese, è stata disinfettata con BIOTIN N in alcol, applicato a spruzzo. L'applicazione è stata ripetuta dopo la rimozione dei microrganismi.
- difetti di adesione dell'intonaco: sono stati risarciti mediante iniezioni di LEDAN TB1. I distacchi della volta sono stati consolidati con LEDAN ITAL B2 (formulazione leggera con aerante per volte e riempimento di grossi vuoti). I distacchi più gravi hanno richiesto l'impiego di puntelli a pressione, per garantire la tenuta della superficie distaccata durante l'iniezione e per migliorare l'adesione in fase di presa.
- pulitura degli strati superficiali: la rimozione dello strato terroso e dei sali solubili è stata realizzata con un sistema di pulitura diversificati, che hanno previsto l’alternarsi di prodotti non-polari a quelli polari, consentendo la rimozione degli strati superficiali non originali senza aggredire i delicati pigmenti gravemente decoesi. Solo localmente è stata abbinata una leggera rifinitura meccanica tramite bisturi che ha consentito la rimozione dei residui terrosi nei graffi e nelle abrasioni degli intonaci.
- rimozione delle stuccature risalenti a precedenti interventi: sono state rimosse meccanicamente le vecchie stuccature non idonee per composizione e conformità.
- risarcimento delle lacune: le lacune più superficiali, riguardanti l’intonachino, sono state risarcite con una malta a base di grassello di calce, polvere di calcare (<1mm) e polvere di marmo (<1mm) mentre, le lacune di profondità riguardanti gli strati preparatori, con una malta pozzolanica a base di grassello (1 parte), pozzolana brunastra (2 parti) e sabbia di fiume (2 parti). La stessa malta è stata utilizzata per la stuccatura dei bordi.
- reintegrazione pittorica: l’intervento di presentazione estetica, in base al principio di minimo intervento, è stato limitato al solo abbassamento di tono ad 'acqua sporca' e alla 'ricucitura' delle micro-cadute di pellicola pittorica.