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La fiaccola (Ecco il Moccolo), Edoardo Müller, Accademia Nazionale di San Luca, Roma

analisi storico-critica

Edward Müller (Hildbourghausen 1828- Roma 1895), inv. 162 Ecco il moccolo (La fiaccola)1895; iscrizioni: ECCO IL MOCCOLO; DONO DEL PROF. EDOARDO MÜLLER MDCCCXXXXV. Fonderia Nelli Roma.

Edward Müller, fratello gemello del pittore Gustav Adolf, dopo avere abbandonato gli studi religiosi, si dedicò all’arte culinaria, prestando servizio come cuoco presso il banchiere André a Parigi. Qui nacque la sua vocazione per la scultura, che l’artista sviluppò prevalentemente da autodidatta dopo un breve periodo di studio presso l’Accademia di Anversa. Fu poi attivo a Bruxelles e a Gotha, per trasferirsi definitivamente a Roma nel 1857, dove dal 1869 divenne membro dell’Accademia di San Luca.
Le opere legate alla sua attività romana hanno uno spiccato accento classico, come appare evidente nella squisita scultura Fauno con la maschera tragica, acquistata dal barone I. H. De Schroeder e replicata in formato più piccolo in marmo, conservata presso l’Accademia di San Luca come anche il gesso originale grande al vero. Da questo percorso classico si discosta la presente scultura, caratterizzata da uno spiccato realismo, che raffigura una giovane donna in abito da paesana in atto di agitare i moccoletti, gesto caratteristico del momento culminante del tradizionale carnevale romano. La posa vivace e spontanea raggiunge effetti di fresco naturalismo, corroborato dalla puntigliosa descrizione delle diverse qualità materiche delle superfici: epidermide, tessuti di varia consistenza e lavorazione: panno spesso della veste, calze a coste sottili, perfino le cuciture della camicia e il fazzolettino con l’iniziale, ottenuta con sapiente virtuosismo e con esiti di bonaria ironia.

L’opera, donata all’Accademia dal suo autore, fungeva da statua-candelabro ed era collocata nella Sala delle Adunanze, come ricorda l’Annuario dell’Accademia del 1909[1].
Al fratello Gustav (Hildburghausen 1828 – Roma 1901) si deve la fondazione del premio Müller, dedicato all’acquisto di opere d’arte esposte nella città di Roma, alternativamente opere pittoriche o sculture, la prima volta di autore tedesco, la seconda volta italiano, da finanziarsi con le rendite ricavate dalla sua eredità. Le opere acquistate con il premio Müller di autore italiano restavano di proprietà dell’Accademia di San Luca, quelle di autore tedesco proprietà dell’allora impero germanico ed esclusivo possesso della Galleria Nazionale di Berlino.

La Fonderia Nelli era una delle principali e più rinomate di Roma, insieme alla Bastianelli (che aveva sede al San Michele). Alessandro Nelli aveva inizialmente una piccola officina in via della Lungara, ampliò in seguito la propria attività con un grande stabilimento e numerosi operai in via Luciano Manara 43 e sala espositiva in via del Babuino, angolo via della Croce.



[1] P. D’ACHINARDI Il premio Müller in “Annuario della R. Accademia di S. Luca” I 1909-11 p. 47