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Cortigiana con parasole di Kawanabe Kyosai, Castello ducale di Agliè

presentazione

Il dipinto fa parte di una collezione, di carattere anche etnografico, di manufatti orientali conservati nel Castello Ducale di Agliè (Torino), una delle residenze estive del re Carlo Felice di Savoia.

Acquistato dallo Stato italiano nel 1939, venne destinato a museo-residenza e attualmente è sotto la tutela della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per il Comune e la Provincia di Torino.

Nel Castello, Tommaso di Savoia duca di Genova (1854-1931) riunì cimeli e oggetti esotici di diversa tipologia e provenienza, raccolti durante i suoi viaggi in Estremo Oriente. Tra questi figurano 19 rotoli dipinti, eseguiti con inchiostro e colori su carta, di dimensioni variabili, montati in rotolo verticale, secondo lo stile giapponese. Su alcuni di essi è stata identificata da M. Vera Quattrini la firma del famoso pittore Kawanabe Kyosai (1831-1889), noto anche a colti europei che frequentavano il Giappone durante il periodo Meiji (1868 – 1912).

Si ipotizza che il montaggio dei dipinti, così come il sistema di appensione con bacchette in legno, sia stato eseguito in Piemonte. I dipinti presentano infatti una commistione di materiali e tecniche esecutive orientali e occidentali: sono tutti profilati da una bordura in carta da parati di fattura europea e controfondati con tela di cotone.

L’ISCR è stato chiamato dalla Soprintendenza per valutare lo stato di conservazione dei 19 dipinti, tutti arrotolati e riposti entro cassettiere metalliche in una sala del castello, oltre che per mettere a punto una metodologia di intervento. È stata quindi scelta la Cortigiana con parasole per il suo stato di conservazione particolarmente deteriorato, il cui restauro costituisce una linea-guida per i rimanenti dipinti.

Vedi anche la notizia pubblicata su questo sito in occasione del rientro al Castello di Aglié e della presentazione del restauro nel giugno 2016

Laura D’Agostino: Direzione lavori
Elisabetta Giani: esposizione e conservazione
Marti Gorini: documentazione grafica
Marcella Ioele e Giancarlo Sidoti: indagini chimiche
Edoardo Loliva: documentazione fotografica
Gian Franco Priori: indagini biologiche
Maria Vera Quattrini: restauro 

 

Hanno collaborato al restauro:

Soyeon Choi, restauratrice, in qualità di stagista (U.S.A.)
Agata Kloss, restauratrice, in qualità di stagista (Polonia)
Cecilia Zuccari e Giovanna Albanese, restauratrici, per la progettazione e la realizzazione della scatola conservativa.