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Impero Romano di Achille Capizzano

Impero Romano
1943

Achille Capizzano
Tempera su tavola, cm 188x381
Roma, Eur  S.p.a.

 

Impero Romano di Achille Capizzano (1907-1951) è un trittico dipinto a tempera su pannelli in compensato, che nasce come bozzetto per un’opera monumentale da realizzare a mosaico. La particolarità del lavoro è che sono evidenti due fasi di lavorazione nella rappresentazione iconografica. Una prima stesura emerge infatti da una seconda realizzata per coprire alcuni particolari compositivi, e svelata a causa di dilavamento soprattutto del colore di fondo, dovuto a qualche incidente con acqua o altro liquido occorso nel passato e prolungata esposizione ad alta umidità.

L’opera eseguita con materiale scadente soprattutto nel supporto ligneo a causa dell’autarchia in cui l’Italia si trovava, presentava deformazioni planari e sollevamenti diffusi del colore, motivati da alta UR.

Il danno principale era imputabile a diffuse gore e macchie circolari da deiezioni biologiche. La solubilità del colore ocra di fondo e la sensibilità della policromia a trattamenti di pulitura con soluzioni acquose, le uniche efficaci, ha motivato una ricerca sui supportanti ad alta ritenzione, passando da quelli fisici, definibili addensanti, a quelli di formulazione chimica e nanostrutturati, capaci di garantire una forte coesione interna e quindi una minore interazione col substrato, eliminando il problema dei residui. La superficie rimaneva estremamente sensibile al contatto con acqua, che provocava un aggravio delle gore e nuove macchie, pertanto le superfici intorno alla gora sono state protette da protettivo provvisorio impermeabilizzante, come il ciclododecano, durante la fase di trattamento umido. La pulitura sulle macchie di natura biologica è stata risolta tramite Laser Erbio: YAG Smart 2940 Plus.

Tutte le fasi operative sono state progettate in funzione della sensibilità dei leganti della pittura e della reversibilità delle integrazioni.

Gruppo di lavoro

Laura D’Agostino: direttore dei lavori
Stefania Montorsi: tesi di laurea
Grazia De Cesare: restauratore e direttore operativo
Mauro Stallone, Antonella Malintoppi: restauratori esterni e docenti
Fabio Talarico: indagini scientifiche
Costanza Miliani (CNR – ISTM MOLAB, Perugia): indagini scientifiche
Angelo Raffaele Rubino: documentazione fotografica
Daniela Luzi, Clelia Sbardella e Stefania Montorsi (ERRE Consorzio): completamento lavori di restauro
Giulia Cappelloni, Fabiana Di Lorenzo, Valeria Genuardi, Micaela Storari, Martina Vento: allievi 64° corso, restauro in attività didattica