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Tibiae, Museo degli Strumenti Musicali, Roma

stato di conservazione e interventi precedenti

Le doppie tibiae della collezione Gorga erano conservate al Museo degli Strumenti Musicali in un astuccio ligneo rivestito di tessuto. Contrariamente a come si poteva vedere nella foto d’epoca degli anni ’40, scattata ancora nella collezione Gorga, le tibiae risultano ora in frammenti, e la parte terminale dello strumento B, ben visibile nella foto, è perduta. Questo fatto è spiegabile dalle varie vicissitudini della collezione Gorga fino alla creazione del Museo degli Strumenti Musicali a Roma.
Su parte della superficie e all’interno dello strumento si conserva terriccio da scavo.
L’osso che costituisce l’anima delle tibiae romane è in uno stato di conservazione complessivamente buono, ad eccezione dell’importante alterazione del colore che lo interessa: infatti, quasi l’intera superficie è intrisa da sali di rame di colore verde scuro. Questo fenomeno è dovuto allo stretto contatto dell’osso con le lamine bronzee che lo ricoprono. I bulbi sono attraversati in senso longitudinale da alcune fessure.
La doppia lamina di bronzo che riveste le tibiae versa in condizioni piuttosto cattive: ampie parti del rivestimento sono cadute del tutto, mentre altrove si è verificata la perdita di una sola delle due lamine.
Prodotti di corrosione deformanti di color verde chiaro coprono gran parte della superficie bronzea, e in molti punti la lamina sembra essere corrosa in tutto il suo spessore. Sopra ai prodotti di corrosione si possono osservare depositi terrosi e carbonatici, riconducibili al periodo d’interramento degli strumenti. Numerose fessure attraversano le lamine bronzee in senso longitudinale; inoltre, frammenti di lamina mineralizzata rischiano di cadere durante le operazioni di movimentazione necessarie all’intervento di restauro.
La canna che costituisce l’ancia sembra essere in uno stato di conservazione buono. Il filo metallico avvolto attorno ad essa è invece completamente ossidato e ricoperto da prodotti corrosione verde e depositi silicatici frammisti a sabbia.