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Monumento ai caduti - L'artista Amleto Cataldi

Amleto Cataldi, scultore di origini ciociare vissuto tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, in un'epoca di secessioni ed avanguardie, capace di grande flessibilità e adattabilità alle esigenze della committenza, dal busto al monumento funebre, dall’opera d’avanguardia al fregio architettonico.

La sua produzione artistica, che copre un arco di tempo di circa 25 anni, è ben rappresentata nelle collezioni romane: alcune sue opere sono conservate nella Galleria Nazionale d'Arte Moderna, nella Galleria d'Arte Moderna di Roma Capitale, nella Banca d'Italia, nel Campidoglio, nel Senato.
Tra le numerose sculture realizzate nell'Urbe e sul territorio nazionale, occorre menzionare almeno i quattro gruppi di atleti del Villaggio Olimpico, le due Vittorie del Ponte Vittorio Emanuele e i numerosi monumenti ai caduti, tra i quali quello di Foggia, di Crespi d'Adda, di Lanciano, del Cimitero di San Severo di Puglia, e infine, il Monumento ai Finanzieri caduti durante la Prima guerra mondiale di Roma, inaugurato a pochi mesi dalla morte. Nella ritrattistica lo scultore realizzò busti fortemente espressivi, in uno stile verista, come ad esempio nel busto di Giosuè Carducci (1909) attualmente collocato nella Protomoteca Capitolina.

Cataldi ebbe moltissimi incarichi professionali pubblici e privati, ed una serie di premi e consensi già espressi in vita dalle più prestigiose istituzioni artistiche dell'epoca e da critici del calibro di Ugo Ojetti, Domenico Trentacoste e Margherita Sarfatti. L'ideale di bellezza classica e "senza tempo" perseguito da Amleto Cataldi si adattava bene alle esigenze celebrative del regime; forse proprio a causa di questa incredibile duttilità e di questa fortuna di incarichi la critica, già a partire dal dopoguerra, ne cancellò i meriti.
L'artista è stato recentemente ristudiato e recuperato nell’ambito della storia della scultura del primo Novecento, in particolare da Francesco Cianfarani e Michele Santulli. In questo percorso di valorizzazione delle opere e dell'attività dello scultore si inserisce l'intervento di restauro al Monumento ai Caduti della Sapienza, realizzato dall'ICR in collaborazione con Sapienza Università di Roma.

I dati sul restauro, la storia dell'opera e dell'artista sono raccolti in una pubblicazione, edita da Gangemi,  dal titolo "Cataldi Classico alla Sapienza. Il restauro del Monumento agli studenti caduti della Grande Guerra", a cura di Eliana Billi e Angelandreina Rorro.

Leggi l'articolo del quotidiano "Il Messaggero".

Nella foto: "Galatea", 1925, Roma, Galleria d'Arte Moderna di Roma Capitale.