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Mattia Preti un ponte tra Italia e Malta. Il dipinto con San Giorgio e il drago dopo il restauro Mattia Preti a bridge between Italy and Malta. The painting St George and the dragon after the restoration

Anno: 2005

a cura di: a cura di/edited by Marica Mercalli

Contenuti:

Gangemi Editore, Collana Arte, Disegno, Rilievo, Design, formato 17x24 cm, 96 pagine, illustrazioni a colori e in b/n, testi in italiano e inglese, € 14.00

ISBN13: 978-88-492-0787-3, ISBN10: 88-492-0787-5, Ub.int: T099C S8C S19E G11

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ABSTRACT

 

Il restauro dell’opera San Giorgio e il drago di Mattia Preti ospitato nella Co-Cattedrale della Valletta, rappresenta un significativo successo nell’ambito della collaborazione fra il Governo Italiano e quello Maltese nel settore dei Beni Culturali ed è, anche, una testimonianza preziosa della perizia dei tecnici dell’Istituto Centrale per il Restauro, che lo hanno salvato dal degrado.
Nella mia veste istituzionale, in rappresentanza del Governo Italiano, ebbi modo, nel febbraio del 2004, di assicurare che, in breve tempo, si sarebbe concluso il restauro di quest’opera del grande artista calabrese per poter, poi, proseguire con gli altri restauri programmati dal V Protocollo italo-maltese: l’organo dell’Oratorio della Co-Cattedrale di San Giovanni Battista, importante e raro esempio di arte organaria, probabilmente siciliana, della fine del XVI secolo; il restauro della Cappella d’Italia, sempre nella Co-Cattedrale, che riguarderà le pareti decorate con intagli in pietra maltese, dorati e dipinti, risalenti al XVII secolo; l’altar maggiore, in marmi policromi e le statue in marmo, disegnato dal Carapecchia, uno dei più dotati architetti del Barocco romano, allievo di Carlo Fontana. Ed, infine, il monumento al Gran Maestro Gregorio Carafa, attribuito a Ciro Ferri, allievo di Pietro da Cortona, con le due tele delle lunette raffiguranti Scene della vita di santa Caterina. L’Italia, anche grazie alla sua costante attività in gran parte del mondo, nel campo degli interventi conservativi e di restauro delle opere d’arte, ha raggiunto livelli di eccellenza tali da essere stata scelta dall’UNESCO quale paese di riferimento per coordinare azioni di tutela del patrimonio culturale minacciato da eventi bellici, terroristici o di calamità naturali. Una sorta di “caschi blu della cultura” che operano, così come di recente a Bam, in Iran – a seguito del terremoto – ed ancor prima a Baghdad – dove il Governo Italiano sta sostenendo la riorganizzazione del Museo Nazionale iracheno – e in Afghanistan, per poter assicurare con tempestività i primissimi interventi e la messa in sicurezza del patrimonio minacciato e per coordinarne poi l’integrale recupero. Una posizione, quindi, dell’Italia in primissima linea sul terreno della cooperazione internazionale e in particolare in un settore, la cultura, fondamentale per costruire percorsi di pace e di comprensione tra i popoli. Ciò a maggior ragione se tali azioni vengono condotte nei confronti di un popolo, quello Maltese, con cui corrono vincoli di antica e consolidata amicizia. Anche quest’opera testimonia l’antico legame tenendo presente che fu realizzata a Napoli, a metà del 1600, da Mattia Preti su commissione del Gran Maestro dell’Ordine di Malta e poi trasferita a La Valletta.

L’applicazione del “V Protocollo” segna quindi non solo un atto formale di cooperazione tra i nostri due Paesi, ma s’inserisce con coerenza nel progetto italiano di valorizzazione del turismo culturale che, oltre ad una straordinaria potenzialità di sviluppo economico, favorisce la realizzazione di operazioni di recupero, valorizzazione e fruizione del Patrimonio culturale a beneficio del rafforzamento della comune identità mediterranea.

 

The restoration of Mattia Preti s work of art ‘St George and the Dragon’, kept in the Co-Cathedral of Valletta, represents a significant success within the cooperation between the Italian and Maltese Governments in the area of Cultural Heritage. It is also a precious evidence of the skillfulness of the technicians of the Istituto Centrale per il Restauro who saved it from degradation. Thanks to its worldwide, constant activity in the field of conservation interventions and restoration of works of art, Italy has reached such excellent levels that UNESCO chose it as the country to which to refer in order to coordinate actions of tutelage of the cultural heritage endangered by wars, terrorist events and natural disasters.

 

 

INDICE

 

Presentazioni

Nicola Bono

Philip Calleja

Caterina Bon Valsassina

Keith Sciberras, San Giorgio e il drago di Mattia Preti: un contesto storico-artistico / Mattia Preti’s St George and the dragon: an art-historical context

Maria Stella Spampinato, San Giorgio e il drago, considerazioni sul dipinto / St George and the dragon, comments regarding the painting

Daniela Apap Bologna, La Co-Cattedrale di San Giovanni / St John’s Co-Cathedral

Anna Maria Marcone, Maria Enrica Giralico, II restauro di San Giorgio e il drago di Mattia Preti / The restoration of Mattia Preti’s St George and the dragon

Maria Rita Giuliani, Caratterizzazione del supporto del dipinto / The characterization of painting support

Italo Tiglié, Indagini entomologiche / Entomological Researches

Fabio Talarico, Domenico Artigli, Pierluigi Bianchetti, Analisi chimiche e mineralogiche dei pigmenti del dipinto / Chemical and mineralogical Tests on painting

Fabio Aramini, Mauro Torre, La riflettografia infrarossa / Infrared Reflectography