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Bandiera storica Guardia di Finanza, Roma

indagini scientifiche

Nel laboratorio di Indagini Biologiche, con l'ausilio dei microscopi Leica MZ 16 e Leitz DMRB - entrambi dotati di acquisitore digitale di immagine Leica DC500-, sono state condotte osservazioni microscopiche su tre campioni prelevati dal manufatto in restauro : n.1) frammento di tessuto bianco proveniente della parte centrale della bandiera; n.2) frammento di filato di colore blu prelevato dal ricamo componente lo scudo; n.3) frammento di filato di colore marrone prelevato dalla scritta a ricamo sul fiocco. Le indagini sono state eseguite al fine di identificare le fibre tessili costitutive e il loro stato di conservazione. Il compromesso stato di conservazione del tessuto bianco che compone la parte centrale della bandiera, come già si evidenzia ad occhio nudo, viene confermato dalle osservazioni condotte allo stereomicroscopio ed al microscopio ottico. Le fibre di seta costitutive presentano infatti diverse fratture di degrado che hanno la caratteristica forma “a coda”. Anche i campioni del filato utilizzato per il ricamo azzurro dello scudo e quelli del filato marrone che contorna le lettere della scritta mostrano uno stato di conservazione precario. Le fibre di seta che li compongono presentano una elevata fragilità e, nei preparati a fresco osservati al microscopio, si rileva una notevole frequenza delle fratture tipiche della seta, fratture di tipo vetroso dovute ad una rottura delle fibra perpendicolare al suo asse longitudinale.